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CENTOTRENTASETTEINFINITI - L'arte della pittura a olio - vincenzo iacobelli

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Regole di pittura ad olio

La pittura ad olio e la sua stabilità.

regole di pittura

Il neofita, ma non solo, spesso si chiede se è possibile usare alcuni particolari materiali per poter fare l’imprimitura, o se è possibile usare un determinato prodotto, ad esempio  un diluente, o ancora, se può essere utilizzata la vernice finale o altro. La pittura ad olio, se ben utilizzata, non richiede l’ausilio di altri prodotti, anzi, questi ultimi saranno soltanto d’ostacolo per la formazione di una buona pellicola stabile.
I principi fondamentali, per ottenere una pellicola stabile, sono:

Non aggiungere troppo solvente al colore. Infatti, più è il solvente dato al colore, più sottile diventa la pellicola di colore. Una grossa quantità di solvente assottiglia troppo la struttura chimica, e impedisce, durante il processo di ossidazione, la reticolazione e la formazione della pellicola strutturale.
Un classico metodo, sbagliato, e quindi da evitare, è quello di diluire il colore utilizzando solo l’essenza di trementina, o addirittura l’acqua ragia, e senza utilizzare l’olio.

Fare attenzione al tipo di solventi che si utilizza. Bisogna usare solventi puri e per artisti. Vi sono altri solventi, venduti dai negozi di ferramenta, che non sono raffinati quanto i solventi di tipo per artisti, e contengono impurità che interferiscono con la formazione della pellicola strutturale. I solventi per artisti comprati devono essere freschi, non deve essere usata trementina vecchia perché è ossidata. La trementina deve essere comprata in piccole dosi, (confezione piccola) e deve essere conservata sempre al riparo dalla luce. La trementina ossidata lascia un residuo gommoso che può prevenire l’essiccazione del colore.

Mentre si dipinge seguire due regole: “grasso su magro” e “spesso su sottile”.

Si dice grasso un colore ricco in olio, mentre si dice magro se è ricco in solvente.

Grasso su magro. Questo regola ci indica che bisogna utilizzare, all’inizio del nostro lavoro, prima colore ben diluito con solvente, e poi, pian piano, di aggiungere al colore quantità di olio sempre crescenti. Con questa tecnica si costruisce la pellicola di colore ad olio stabile e luminosa. Quindi volendo ben definire questo procedimento, possiamo distinguerlo nelle fasi pittoriche. Nell’abbozzo, si può utilizzare anche solo il solvente. Nella prima stesura dei colori, si utilizza il solvente con aggiunta di olio, nelle altre stesure dei colori, si utilizza sempre e solo oli .

Spesso su sottile. Questa regola in genere viene trascurata, ma è importate quanto la precedente. La pittura deve essere applicata, facendo attenzione allo spessore della pellicola di colore. Nelle prime applicazioni di colore, lo spessore deve essere sottile. Nelle successive applicazione la pellicola può avere uno spessore maggiore. Quindi lo spessore della pellicola colorante può essere aumentato e diventare massimo nelle ultime applicazioni. In linea generale questo già avviene spontaneamente se utilizziamo la prima regola, ma è bene fare attenzione ed assicurarsi di rispettare entrambi le regole.

Chiaro su scuro. Una terza regola, di diversa natura, ma che si aggiunge alle prime due è questa: chiaro su scuro. Questa regola ci dice di utilizzare prima i colori scuri e poi quelli chiari. In effetti il dipinto deve acquistare luce, man mano che lo si termina. La spiegazione di questa tecnica non è di natura chimica, ma fisica. E si basa sui principi della teoria dei colori, e su come l’uomo vede e percepisce i colori.

Strato amorfo. Nella pittura ad olio è possibile mettere pittura (fresca) su altra pittura fresca, e/o su pittura secca. Esiste però un momento in cui la pittura applicata non è né fresca e né secca, Tale strato non è adatto a ricevere nuova pittura. Ci accorgiamo di questo fenomeno perché lo strato amorfo al momento della nuova applicazione di colore si stacca dalla tela.



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Ultimo aggiornamento effettuato il 02.06.2023 16:18:57

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