Abbiamo parlato del rosso e del giallo, adesso affrontiamo il blu, l’ultimo colore primario.
Il blu è una componente essenziale della tavolozza di un pittore. E’ il colore del mare, del cielo e delle ombre fredde e può essere usato in miscele per ottenere una varietà di verdi e di viola.
I rossi, i neri, i bruni e gli ocra furono ritrovati nei dipinti preistorici. I blu ed i verdi erano assenti e difficilmente vi era traccia dei bianchi. Il mondo è ricco di agenti coloranti blu, ma ci volle tempo prima che entrassero nel repertorio di artisti e tintori, essendo complicato identificarli e usarli rispetto ai colori ocra e quelli della terra. I Greci ed i Romani li adoperavano raramente mentre il guado, una pianta della famiglia della mostarda, era utilizzato dai Celti e dai Germani. L’indaco, un altro colore derivato da una pianta, era molto comune nel Medio Oriente.
Nell’antichità, i blu si ottenevano da due minerali: l’azzurrite e la lazurite.
Gli atri pigmenti artificiali derivano dal rame. Fu soltanto nel XVIII e XIX secolo, grazie al progresso della scienza e soprattutto della sperimentazione chimica, che la tavolozza cominciò ad arricchirsi. Il blu di Prussia comparve nel 1704 (fu scoperto casualmente a Berlino da due alchimisti) il cobalto nel 1802, l’oltremare artificiale nel 1828 (il vero oltremare è prodotto dal lapislazzuli, la famosa pietra preziosa) il ceruleo nel 1870, l’indaco sintetico nel 1878 e il blu ftalocianino nel 1934. Il viola oltremare apparve nel 1878.
Principali pigmenti blu utilizzati per creare le tonalità di blu
AZZURRITE
E' un pigmento di origine minerale conosciuto dal tempo degli Egizi che lo chiamavano tefer e da molte antiche civiltà. Si tratta di carbonato basico di rame dalla tonalità variabile da blu oltremare a blu verdastro a causa della progressiva alterazione in malachite. Ha un buon potere coprente e può essere impiegato con l’affresco, la tempera, l’encausto e l’olio.
Sinonimi- Cendree, Blu di montagna, Azzurro Biadetti di Spagna, Ongaro, Azzurro di rame, Azzurro della Magna, Azzurro di vena naturale .
BLU CERULEO
Questo pigmento fu inventato nella metà dell’ottocento (1870) è una composizione di ossido di cobalto e ossido di stagno.
Ha un ottimo potere coprente e non si altera in acidi e alcali.
Può essere impiegato nell’affresco, tempera ed olio.
Sinonimi- Azzurro celeste, Cielestro, Blu di Hopfner, Blu Celino, Blu di cobalto e stagno.
BLU DI BREMA
Questo pigmento di origine inorganica fu inventato da Peligot nel 1858, è una miscela di ossido idrato di rame.
E’ insolubile in acqua ed ha un buon potere coprente.
Può essere impiegato con l’affresco, la tempera e l’olio.
Sinonimi- Blu di Peligot, Ceneri blu di pasta, Blu di Payen.
BLU DI COBALTO
Inventato da Thenard verso la fine del 1700 e gli inizi del 1800, questo pigmento di origine inorganica e sintetica è una miscela di alluminato di cobalto.
Ha una tonalità blu-violacea pallida e una granulazione fine e non uniforme nella dimensione, anche se viene prodotto artificialmente.
Per ragioni di costo viene talvolta adulterato con l’oltremare.
E’ resistente agli acidi e alle basi ma si altera a contatto con i colori a base di rame.
Ha un buon potere coprente. Può essere impiegato con ogni tecnica : affresco, tempera, olio ed encausto
Sinonimi - Blu di Thenard, Blu porcellana, Oltremare di cobalto, Blu di Vienna, Blu reale, Blu di Leyden
BLU DI PARIGI
Questo pigmento di origine inorganica e sintetica fu inventato da Milori nel 1704 e utilizzato durante tutto il settecento.
E’ una miscela di ferro cianuro ferrico.. Ha una tonalità tendente al rosso-violetto e si presenta come una polvere piuttosto fine ; come suo equivalente si utilizza il blu di Prussia.
Ha uno scarso potere coprente. Si può impiegare nella tempera, olio e per la sua finezza nell’acquerello.
Pigmenti- Blu di Turnbull, Blu bronzo, Blu acciaio, Blu di Milori
BLU DI SMALTO
E’ un pigmento di origine inorganica, era già noto al tempo degli Egizi, non come pigmento bensì come vetro. Solo nel rinascimento iniziò ad essere utilizzato come pigmento e in questo secolo è stato sostituito con pigmento sintetico. Veniva estratto nelle miniere di Boemia e Sassonia. E’ un silicato doppio di cobalto e di potassio con ossidi metallici. Si ottiene dal vetro colorato macinato con acqua. Lo smalto essendo trasparente ha un potere coprente molto scarso. Può essere utilizzato nell’affresco e nella tempera. Sconsigliato per olio ed encausto.
Sinonimi- Smaltino, Vetro di cobalto, Blu imperiale, Blu Escelle, Blu di Sassonia
BLU EGIZIANO
Questo pigmento di origine inorganica e sintetica è stato uno dei blu più preziosi e più studiati della storia.
Conosciuto dagli Egizi, dagli Etruschi, dai Greci e dai Romani fu impiegato anche nel medioevo e nel rinascimento.
Si tratta di un doppio silicato di rame e calcio, ottenuto dal riscaldamento della silice, malachite, carbonato di calcio e carbonato di sodio.
Esistono varie ricette per la sua preparazione. Può essere confuso con l’azzurrite per la sua tonalità azzurra tendente al verde, ma si differenzia da quella poiché insolubile in acidi anche a caldo.
Ha un discreto potere coprente. Può essere impiegato nell’affresco. Sconsigliato nella tempera, nell’olio e nell’encausto
Sinonimi- Fritta d’Alessandria, Blu pompeiano, Blu Ercolano, Fritta blu, Blu sinterizzato
GLAUCOFANE
Si tratta di un pigmento di origine inorganica e sintetica conosciuto fin dall’antichità, è una miscela di silicati complessi di sodio, magnesio, ferro e alluminio.
Si può impiegare con la tempera. Sconsigliato per l’affresco, l’encausto e l’olio.
INDACO ARTIFICIALE
Questo pigmento fu inventato nel 1870 da Baeyer. E’ un acido nitrocinnamico derivato dell’indaco e dell’anilina.
Ha uno scarso potere coprente ed è leggermente solubile in acqua.
Si può impiegare nella tempera, nell’olio e nell’acquerello. Sconsigliato per l’affresco e l’encausto.
INDACO NATURALE
L’uso dell’indaco quale pigmento pittorico è noto fin dalla preistoria.
Si conosce la sua utilizzazione sia in Egitto che in altri luoghi del mondo antico.
Fu impiegato nelle antiche miniature e se ne fece uso nella pittura italiana del rinascimento, nel 1700 fu utilizzato soprattutto come colorante per tessuti. Fu importato in Europa dagli Olandesi. Attualmente proviene dai paesi asiatici, Egitto e Guatemala.
E’ un pigmento di origine organica e vegetale che viene ottenuto dalla macerazione delle foglie delle piante del genere indigofore nell’acqua con aggiunta di calce o ammoniaca e successiva ossidazione all’aria.
Ha un debole potere coprente, risulta semitrasparente. E’ insolubile in acqua, etere, acidi, benzene. Per questa ragione risulta essere un pigmento ottimo nella tintura di tessuti. Si può utilizzare con la tempera, l’olio e l’acquerello. Sconsigliato per l’affresco e l’encausto
Sinonimi- Indaco fiore, Indaco della Carolina, Indaco baccadeo, Indaco di Giava, Indaco del Messico, Indaco color rame, Tinta indaca, Lulacin, Indaco del Bengala
VIVIANITE
Questo pigmento di origine minerale e inorganica, dal colore azzurro verdognolo era conosciuto dai Greci nell’età classica.
Si tratta di un fosfato di ferro octoidrato che viene ottenuto dalla macinazione del materiale di base.
Ha un discreto potere coprente e si può utilizzare con l’affresco, la tempera, l’encausto e l’olio.
Sinonimi- Ocra azzurra, Terra azzurra, Azzurro di ferro
BLU DI MANGANESE
Questo pigmento di origine inorganica e sintetica si iniziò a produrre verso la fine dell’ottocento, è un solfato-manganato di bari. Ha un buon potere coprente. Può essere impiegato nella tempera e nell’olio. Sconsigliato per l’affresco e l’encausto.
BLU OLTREMARE NATURALE
E’ un pigmento di origine inorganica molto raro ottenuto da una pietra, il lapislazzuli che viene lavato, purificato e macinato.
Si conoscono varie ricette, tra cui quella del Cennino Cennini che ne descrivono il metodo di estrazione.
E’ una composizione di silicato di alluminio e solfuro di sodio. Fu usato fin dai tempi antichi in Arabia, in Cina, in Persia e in Siberia.
Il pigmento dal colore azzurro tendente al viola può avere tonalità sia chiare che scure.
Ha un buon potere coprente e si può impiegare nell’affresco, nella tempera, nell’olio e nell’encausto
Sinonimi- Lapislazzuli naturale, Bleu de Garance, Cynusscythico, Azzurro oltremarino, Azzurro di Baghdad
BLU OLTREMARE ARTIFICIALE
Fu prodotto per la prima volta in Francia da Guimet intorno al 1827, questo pigmento di origine inorganica e sintetica è una miscela di silicato di alluminio e solfuro di sodio.
Ha caratteristiche abbastanza simili al pigmento naturale con la differenza che non presentando impurità, ha un colore più omogeneo. Può talvolta essere confuso con il blu di Prussia o di lapislazzuli.
Ha un discreto potere coprente e può essere impiegato con tutte le tecniche, affresco, tempera, olio, encausto ed anche acquerello.
Sinonimi- Oltremare di Guimet, Blu francese, Oltremare sintetico, Oltremare sintetico, Oltremarino sintetico, Nuovo bleu
Nonostante i blu siano nella parte fredda del cerchio cromatico, alcuni di loro sono più freddi di altri e possono dare risultati diversi nelle miscele.
Quelle con il giallo e il rosso consentono di conoscere meglio le caratteristiche di un blu. Per esempio, l'oltremare è un blu caldo che, mescolato con il rosso carminio d'alizarina (un rosso freddo), genera un viola vivace. Unito a un rosso caldo quale il cadmio, crea un viola più spento. Col giallo invece produce dei verdi scuri, molto diversi da quelli accesi che si hanno mescolando un blu freddo come il ceruleo o il ftalo con il giallo.
Il blu ftalo è stato commercializzato nel 1934, fu scoperto per caso in Scozia. Esistono due sfumature di questi pigmento, una rossa e l'altra verde.