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CENTOTRENTASETTEINFINITI - L'arte della pittura a olio - vincenzo iacobelli

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  • Campitura e velatura
  • Preparare un colore
  • FAQ
  • Iniziare a dipingere
  • Regole per dipingere
  • I pennelli
  • I diluenti
  • Le spatole
  • Appoggiamano



F.A.Q.

Frequently asked questions

137infiniti: “Bottega d'arte pittorica”

Pagina in costruzione

  1. Si usa il nero?
  2. Come procedere per ottenere il colore argento metallico?
  3. Come si fanno le ombre?
  4. Come si dipinge un corpo trasparente?
  5. Come si preparano le tele?
  6. Come si lavano i pennelli?
  7. Si usa il colore bianco?
  8. Quali sono i diluenti che si usano per dipingere?
  9. Costo di un quadro?
  10. Come si fotografa un quadro?
  11. Come si esegue una sfumatura?
  12. come si esegue una campitura?
  13. Come si esegue una velatura?
  14. Il disegno come si fissa?
  15. Si possono usare fissativi particolari per il disegno tipi lacche ecc?
  16. Ci sono dei casi particolari in cui si può evitare di abbozzare ?
  17. Le tinte dell’abbozzo sono sempre uguali o differiscono in base alle tinte che si dovranno utilizzare per il dipinto ?
  18. Come si fa a riconoscere quali sono le tinte da utilizzare per l’abbozzo?
  19. La prima stesura serve per dare volume al dipinto?
  20. Nella seconda e nella terza stesura le tinte  utilizzate devono essere sempre le stesse?
  21. Ci sono dei casi in cui le tinte possono variare tra la seconda e la terza stesura?
  22. Le velature si possono fare sempre oppure ci sono dei casi in cui è preferibile non utilizzarle?
  23. La quantità di colore può appesantire il dipinto?
  24. Come si fa a dare un effetto di trasparenza ?
  25. Se si vuole dare un effetto di leggerezza al dipinto si può eliminare una stesura di tinta?
  26. Alla fine del dipinto si possono usare delle vernici per rendere il colore uniforme e per dare lucentezza ai colori?
  27. Per pitturare un paesaggio si può fare a meno del disegno?
  28. Ci sono delle tinte base per abbozzare i vari paesaggi?
  29. Partendo dai colori primari si può arrivare a tutte le tinte che servono?
  30. Qual è la differenza tra un dipinto eseguito soltanto con colori primari ed un altro che invece viene eseguito con gli altri colori a disposizione?

 

Risposte:

1) Si usa il nero?

Con il termine “nero” s’intendono, in genere i due neri più conosciuti e cioè il nero d’avorio e il nero di marte. Tra i due il nero d’avorio è quello più utilizzato ed ha un’intonazione calda. È ottenuto dal nero d’ossa (pigmento).
Ma con il termine nero ci si riferisce impropriamente anche ai bruni (Bruno van Dick,
Terra di Kassel, Stil de grain bruno, Terra d'ombra bruciata, Terra d'ombra naturale, Terra di Siena bruciata) e talvolta anche ai grigi (Grigio di Payne). Che presentano ciascuno delle proprie caratteristiche in funzione dei pigmenti che li costituiscono. Il problema è che il nero, in pasta d’olio, non è il “nero teorico”, (assenza di luce riflessa) ma un nero reale. Pertanto sarà un bruno che tende al marrone, o un bruno che tende al blu, o un bruno che tende al verde e così via. Quanto detto è possibile sperimentarlo schiarendo il bruno con del bianco, in tal modo si noterà facilmente il colore che lo domina. Quindi in relazione all’effetto desiderato utilizzerò il bruno più opportuno!  In teoria per scendere di tono un colore può essere utilizzato il suo complementare o il bruno che tende al complementare. Ma in realtà dipende un po’ dai gusti e dalle abitudini. In genere il bruno van Dick è il colore che sostituisce il nero. Molti pittori sostituiscono al nero il bistro.

Il bistro è l'insieme dei tre colori fondamentali mescolati in opportuna dose. Si usano tre colori, scegliendoli tra questi: il giallo primario, il giallo cadmio limone, il rosso carminio, lacca rossa, rosso magenta, il Blù primario, blù di prussia, il cyano, il blù oltremare, che mescolati tra loro formano il bistro. Secondo molti pittori usando il bistro e non il nero si ottengono colori più brillanti. Sembra che il nero sporchi il colore il bistro no.    

faq pittura

2)Come procedere per ottenere il colore argento metallico?

Le superfici riflettenti sono un po' difficili da dipingere, infatti esse si presentano piene di luci e brillii. Procediamo per tappe utilizzando il metodo diretto:
1) si esegue il disegno;
2) si prepara il colore di base, e cioè del grigio.
Bianco di zinco + nero d'avorio. Almeno tre gradazioni.
Si abbozza il disegno senza riportare riflessi e brillii.
A lavoro seccato si preparano le tinte dei riflessi (sono i colori degli oggetti che circondano il nostro soggetto) e s'inizia a dipingere il soggetto non più con il grigio, ma con le tinte preparate per i soggetti circostanti. Se si osserva bene un riflesso, si vedrà che è un alone di colore completamente diverso dal colore sul quale è pogiato.

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3)Come si fanno le ombre?

Le ombre devono essere prima disegnate, e per questo vi rimando alla teoria delle ombre. Dopo disegnate devono essere colorate. Il colore che si adopera per le ombre è il colore dell'oggetto che ospita l'ombra, ma calato di tono. L'effetto desiderato può essere ottenuto con del nero e/o bruni, o con il colore complementare a quello dell'oggetto. In realtà ogni pittore ha un proprio modo per abbassare di tono un colore, in pratica si utilizzano tra i colori della tavolozza che si sta adoperando quelli che sono utili allo scopo sia in senso di bruni sia in senso di complementari.

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4)Come si dipinge un corpo trasparente?

Disegnare un corpo trasparente è un'impresa non molto difficile. Il corpo trasparente, ad esempio un bicchiere, lascia travedere il disegno che gli è dietro. Quindi deve essere prima disegnato il fondo. In un secondo momento si riporta il disegno del bicchiere, utilizzando il bianco e i grigi necessari. Quindi si riporteranno i riflessi ed i brillii, nonchè le modifiche nella forma e nel colore che presenta il fondo visto dal bicchiere. Infine se è necessario si effettua una velatura, per dare maggiore corpo al bicchiere.

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5)Come si preparano le tele?

Procediamo alla preparazione della tela.
Le tele di oggi sono già pronte per l'uso. Possono quindi essere utilizzate tal quale. Però il colore rende meglio ed assume più corpo se prepariamo la tela in questo modo:
Prima mano con olio di lino crudo miscelato con un po' di essenza di trementina e con un po' di bianco di titanio;
Seconda mano con bianco di titanio poco diluito con olio di lino crudo ed essenza di trementina.
Si sparge il colore con un pennello piatto grande da muratore n° 3 e/o una spatola e si avrà cura di attendere tra una mano e l'altra che il colore secchi quasi completamente. Si eviti di esporre la tela al sole per farla asciugare prima altrimenti il colore ingiallisce.

Si usa il bianco di titanio e non quello di zinco (anche se oggi queste differenze tra i colori non sono più tanto valide come una volta) perché il bianco di zinco ha la tendenza ad incrinarsi. Il bianco di titanio invece è elastico però a differenza del primo tende a ingiallire. Il bianco di titanio è quindi più appropriato per il fondo, mentre il bianco di zinco per gli strati superiori.

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6)Come si lavano i pennelli?

I pennelli, dopo l'uso, si lavano in acqua ragia (o anche in petrolio lampante che è meno aggressivo) e poi in acqua e sapone (esiste in commercio un sapone predisposto per tale operazione, ma anche quello d Marsiglia va benissimo). Bisogna togliere ogni traccia di colore e dopo bisogna asciugarli e conservarli con il pelo disposto in modo tale che non urti nulla.

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7)Si usa il colore bianco?

Spesso, in pittura, si è detto che il colore bianco non deve essere usato, ma altrettanto spesso è stato detto di usarlo. Quindi la scelta è molto personale.

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8)Quali sono i diluenti che si usano per dipingere?

I diluenti che si usano per dipingere sono:
olio di lino crudo, è ottenuto dalla spremitura dei semi del Linum. È di colore paglierino, limpido, di odore molto gradevole. è il più comune diluente utilizzato come veicolo dei colori a olio. Aumenta la brillantezza dei colori. L'olio di lino cotto, ha le stesse caratteristiche del crudo, ma secca prima ed ingiallisce un po'.
L’ essenza di trementina è un liquido trasparente dall'odore caratteristico, ottenuto dalla distillazione delle gemme di pino. Ll’ essenza di trementina è una sostanza ad alto potere solvente ed è quindi utilizzata per rendere il colore più fluido.
acqua ragia che deve essere utilizzata solo per lavare i pennelli o altro.

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come fotografare un quadro

10)Come si fotografa un quadro?

La prima cosa da tenere in considerazione è il punto di scatto: è cioè dove mettere la macchina fotografica. Questa va posizionata ad una distanza di pochi metri (2 o 3) e rigorosamente al centro del quadro. Precisamente bisogna immaginare un asse perpendicolare al quadro e che prende inizio dal centro del quadro. Su quest'asse deve poggiare la macchina fotografica. Questo affinchè l'immagine del quadro sia un rettangolo regolare con lati paralleli tra loro. Il secondo punto è la luce. La luce sia naturale che artificiale non deve dare origine a riflessi. Bisogna fare attenzione e vedere se la luce riflessa dal quadro colpisce l'obiettivo. Se si dispone di buona luce naturale preferitela. Con la luce artificiale si utilizzano due faretti posti uno a destra e uno a sinistra del quadro e che generano due fasci di luce più o meno a 45° C. Molto utile è l'utilizzo di un fondale nero non lucido. Infine meglio se si utilizza un cavalletto. Ovviamente non tutti dispongono di questo materiale, io compreso, ciononostante si possono osservare queste piccole regole nel piccolo. La macchina fotografica, ovviamente, deve essere buona.

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12)Come si esegue una campitura?
Per campitura, (deriva da campire = dare colore al campo) s'intende l'applicazione di un colore di base sotto ad un altro colore messo in superfice. Si ottengono in questo modo effetti non ottenibili diversamente. Spesso per ottenere un cielo con un senso di profondità si prepara il fondo in grigio, e quando il grigio è completamente secco si inizia a dipingere il cielo con i suoi colori. La campitura si esegue preparando il fondo della parte interessata con tinte piatte. Per tinta piatta s'intende un colore di tono omogeneo in tutta la sua applicazione, quindi lo si lascia seccare ed in seguito su di esso si applica il colore definitivo. È una tecnica che si esegue per ottenere particolari effetti cromatici. Pertanto la campitura non è altro che una tinteggiatura precalcolata, entro il contorno del disegno, per ottenere, mediante successive applicazioni di colore, degli effetti cromatici impossibili da conseguire normalmente. L'accoppiamento dei colori (colore di fondo e colore di superfice), sono segreti di ogni pittore, ma in genere i colori di campo sono sempre più scuri del colore di superfice. Alcuni ritengono che il colore di campo deve essere un colore intermedio tra quelli usati in superfice. Altri invece usano accoppiate determinate.


La campitura
Campitura  è un termine che deriva da "campire" ossia coprire,    riempire con una tinta il supporto  che si sta per  utilizzare: tela, legno o altro che sia, preparando così il fondo  a ricevere gli strati di colore successivi ottenendo cromatismi  di particolare effetto.
E' bene effettuare la campitura  prima di passare alla fase del disegno vero e proprio. Per procedere a questa operazione si deve stendere omogeneamente del colore (meglio se non mescolato al bianco), diluito con poca  trementina, utilizzando un pennello abbastanza largo. Non va in questa fase utilizzato l'olio di lino che tendendo a scurire, renderebbe a privare di vita gli strati di colori successivi.
 Si deve ricoprire uniformemente  la parte da campire. Prima di procedere alle fasi successive bisognerà, però, aspettare che il fondo sia  ben asciugato.
Circa la scelta del colore da stendere, questo varia in base all'oggetto da rappresentare e  all'esperienza accumulata dall'artista con il tempo; addirittura sembra che dall'utilizzo di appropriati colori nella campitura, artisti come gli impressionisti,  riuscissero  a rendere le differenti intensità di luce presente nei vari momenti della giornata.
Naturalmente ciò richiede un'enorme abilità tecnica e conoscenza cromatica.
Per la campitura  per esempio di ampie distese ( acque, cieli) si può utilizzare un grigio o il  colore dominante abbassandolo di tonalità con l'aggiunta, magari, di poco colore complementare. Ciononostante gli effetti luminosi  di alcune tempeste di Turner, sembra fossero ottenuti  dall'uso di una campitura di bianco.
Per la campitura di ritratti  e figure,  gran parte degli artisti del XVI secolo,  usavano  campire i loro dipinti con terra verde o tonalità grigio verdastre in quanto particolarmente adatte per accogliere i successivi colori e rendere con maggior efficacia le parti in ombra.
Ogni grande artista nasconde il suo grande segreto!
Per chi ha da fare esperienza, sarebbe utile fare delle  prove stendendo  su un supporto (tela o legno) il colore scelto e, poi una volta asciutto, provare a passarvi sopra altri colori per verificare l'effetto ottenuto e scegliere il migliore.

Elaborazione eseguita da Adaevelina Pulli


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13)Come si esegue una velatura?
La velatura consiste nell’applicare dei lievi strati di colore su altri allo scopo di modificarne il tono. Un colore velato, visto in trasparenza, diventa un colore misto e, ovviamente, acquista un particolare effetto cromatico che sarebbe impossibile ottenere per mescolanza. Le velature occorre applicarle su delle tinte già secche così si eviteranno: opacizzazioni, prosciughi o altri inconvenienti.



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137infiniti è un sito di arte pittorica: olio su tela. È stato creato il "26 giugno 2006".
L'autore e proprietario del sito è Vincenzo Iacobelli.
137infiniti: L'arte della pittura ad olio.




UNO per la luce, TRE per i fondamentali, SETTE per l'arcobaleno,INFINITI per la tua fantasia.
Ultimo aggiornamento effettuato il 14.05.2022 01:11:57
Dio vi benedica!

 

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