Prima di accingerci a dipingere qualcosa dobbiamo procurarci l'attrezzatura.
Mi limito ad indicarvi il materiale (più che sufficiente) per permettervi di iniziare. Nel caso poi di esigenze particolari si potrà provvedere al momento.
Pennelli
Il pennello è l'arnese numero uno. Ognuno ha le proprie preferenze in base al lavoro che intende eseguire. Abbiamo diversi pennelli, in base al tipo di pelo, i migliori sono quelli a pelo di bue, ma esistono anche pennelli a pelo sintetico di ottima qualità ed a prezzi più accessibili. Non cito la casa produttrice, ma se chiedete il prezzo dei pennelli noterete, più o meno, tre livelli di qualità. Pennelli molto economici, di tipo cinesi che io sconsiglio, e altri meno economici che sono ottimi e sono quelli che uso anch’io. Ci sono pennelli a pelo sintetico, molto costosi, che superano qualitativamente quelli a pelo di bue e sono eccellenti, ma a questi io preferisco quelli a pelo di bue. Comprate, se potete, sempre pennelli a pelo di bue. |
Per iniziare comprate quanto segue:
Pennelli piatti: 2, 4, 6, 8, 12 (almeno due per numero).
Pennelli conici: 000, 00, 0 (almeno due).
Pennelli a lingua di gatto: 1, 2, 4, 6, 8, 10 (almeno due per numero).
Pennelli napoletani uno o due grandi ( non sono indispensabili).
Pennelli classici da imbianchino: alcuni, sia piatti sia conici, di diverse misure, in relazione al fabbisogno.
Consiglio di comprare più pennelli dello stesso numero per evitare che si usi lo stesso pennello per tutti i colori, provocando in tal modo un'alterazione del colore non voluta. Pertanto si dovrebbero utilizzare tanti pennelli per quanti gruppi di tinte che si adoperano.
Prima di utilizzare un pennello è bene immergere il pelo per un po' di tempo in olio di lino crudo. Dopo l'uso si dovrà lavare in acqua ragia e poi in acqua e sapone, quindi asciugarli e conservarli con il pelo disposto in modo tale che non urti nulla. I pennelli si consumano con l'uso e diventano sempre più corti e duri. Quando la parte consumata supera la metà della lunghezza iniziale del pennello: è il momento di dirgli addio! |
Supporti per la pittura ad olio
La pittura ad olio si adatta bene a varie superfici: tela, legno, metalli, cartoncini. Queste superfici devono ricevere la cosidetta "imprimitura" affinchè possano ricevere senza problemi la pittura ad olio. La tela è senza ombra di dubbio il supporto più importante e più adeguato. Essa infatti presenta un buon costo, è leggera e quindi facilmente trasportabile. Vi sono vari tipi di tele, di cotone, di juta, di lino e ultimamente anche sintetiche. La differenza è anche nella grandezza del filo e nella trama, e non per ultimo nella loro preparazione. Infatti abbiamo tele non preparate, tele con imprimitura classica e tele con imprimitura ad olio.
L'imprimitura classica consiste nella copertura della tela con una colla di origine animale. Tale preparazione ha una grande importanza, essa può determinare la resistenza, la durata e la resa pittorica del dipinto. L'imprimitura si presenta come uno strato uniforme che ha la duplice funzione di isolare il supporto dalla pittura vera e propria e di regolare la saturazione dei leganti. Tradizionalmente l'imprimitura si ottiene con diverse ricette a base di colle varie (di coniglio, di farina, di caseina) unite a gesso, bianco di piombo, bianco di Spagna, a uovo, a miele, a olio di lino e tanti altri elementi. Frequenti nella pittura antica sono le imprimiture a base di terre, come nella pittura veneziana e spagnola (terra di Siviglia), nonché a base di bolo rosso. Anticamente si usavano anche particolari imprimiture nere, ottenute con grafite o nero di vite. Oggigiorno i pittori, salvo eccezioni, accettano l'imprimitura offerta dall'industrializzazione dei materiali per belle arti che ha fornito e reso d'uso comune nuove imprimiture a base di resine acriliche. ma in realtà l'uso dei colori acrilici, che ci invade sempre di più, sta sostituendo l'uso dei colori ad olio, perchè più facili da usare, sporcano e puzzano di meno, di maggiore impatto. Ma in realtà, il colore acrilico è sul mercato da pochi decenni e sull'uso combinato della pittura acrilica con l'olio nulla si conosce. Pertanto il mio consiglio è di adoperare tali materiali (prodotti commerciali) ma solo per lavori non impegnativi. ma per i nostri capolavori la scelta deve cadere sui materiali migliori. Io dipingo su tela di yuta preparate ad olio.
Le spatole
Sono di svariata forma e misura, possono avere diversi scopi, ad esempio: mescolare i colori, spargerli sulla tela, pulire la tavolozza, asportare parte di un colore sbagliato o dipingere. Evitate, per il momento, di comprarle; a meno che non volete adoperare una tecnica particolare che ne richieda l’uso.
La tavolozza
Si usa normalmente la tavolozza di legno di noce o di faggio, ma qualsiasi altro supporto sperimentato può andare bene. Ho conosciuto pittori che usavano tavolozze di vetro, rivestite o no di tovaglioli di carta assorbente, o tavole di compensato o altro. Io preferisco usare la tavolozza classica perché in realtà nessun supporto è migliore della tavolozza posta in commercio, ma il pittore, propenso al risparmio, cerca di sostituirla in vario modo. Solo occasionalmente, in mancanza, adopero dei piatti di plastica per pizze. Tra i vari materiali, procuratevi anche uno schiaccianoci che vi servirà per aprire i tappi dei tubetti, una gabbia cilindrica per poggiare i pennelli di lavoro, qualche strofinaccio e dei vasetti di vetro. Nel vasetto dell’acqua ragia, che deve essere grande, costruite un gabbiotto con una rete metallica in modo tale da poterci strofinare il pennello. |
Il cavalletto
La scelta del cavalletto è molto importante, prima di comprarlo cercate di capire le vostre abitudini; ad esempio, se vi piace dipingere seduti o in piedi, all'aperto o nello studio e così via.
Io dipingo in piedi perché posso allontanarmi spesso dal quadro e vederlo a varie distanze. Munitevi ancora di una canna robusta, o di un bastone, che vi servirà a tenere la mano ferma mentre dipingete dei particolari, procuratevi uno specchio che vi servirà per osservare il vostro lavoro.
Oli ed essenze
Olio di lino crudo; essenza di trementina; acqua ragia.
Le tele
Per iniziare vanno bene due tre tele, di tipo classico, della misura 50 x 60 cm. |
Colori
Comprate i seguenti colori:
Coprenti: bianco di titanio, giallo brillante chiaro e scuro, giallo di Napoli chiaro, scuro e rossastro, verde ossido di cromo, blu turchese, celeste.
Semicoprenti: giallo permanente chiaro, scuro e limone, giallo primario, ocra gialla chiara, rosso permanente chiaro e scuro, terra di Pozzuoli, vermiglione chiaro e scuro, verde di cadmio, verde permanente chiaro e scuro, verde vescica, blu di cobalto chiaro e scuro, blu oltremare chiaro e scuro, bruno Van Dick, terra d'ombra bruciata e naturale.
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Semitrasparenti: giallo indiano, giallo permanente arancio, lacca di garanza scura, rosso di cadmio, rosso primario, terra di Siena bruciata, blu primario, violetto di cobalto.
Trasparenti: terra di Siena naturale, rosso permanente arancio, terra verde.
Costruitevi il pannello dei colori, come in figura e alla base d’ogni tubetto ponete un po’ di colore, questo vi servirà a tenere la memoria sempre pronta. Orientativamente il materiale citato [25 pennelli + 40 colori (grandi a €2.90) ed essenze] ha un costo totale di 200 euro. Se volete spendere di meno comprate dei colori dal formato piccolo ed evitate di comprare più pennelli dello stesso numero.
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Un altro attrezzo importante e necessario è la canna per l'appoggio della mano. É un asta alla cui estremità vi è una pallina di stoffa (nella foto un chiodo). Si vende, in commercio ve ne sono di diversi tipi, ma potete, come ho fatto io, costruirvela tranquillamente. Adoperate un bastone leggero, una canna comune è ottima, ad una estremità, ci avvolgete una striscia di stoffa formando una pallina. Al posto della pallina ci si può mettere anche un chiodo angolato. La canna si usa per tenere la mano ferma, quando il dipinto è fresco. Una estremità viene appoggiata al bordo superiore, e l'altra si mantiene con la mano sinistra mentre la destra dipinge.
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