Rubrica d'arte

Artista Pittore

Vincenzo iacobelli: artista pittore contemporaneo

“Si dice che il pittore interroga il mondo.
Non è esatto: il pittore è interrogato dal mondo
e gli tocca rispondere.”

(Renato Guttuso)
La giraffa - artista Pittore

L'artista pittore.
L'artista pittore è chi conosce ed esercita l’arte del dipingere come attività professionale o per diletto; è, quindi, chi esprime l’arte attraverso la pittura. Il pittore è un artista che pratica l'arte della pittura e crea: quadri, affreschi, opere grafiche, dipinti vari  e su superfici diverse. Anticamente il pittore era un artigiano ed era posto alla stessa stregua di un falegname o di un fabbro e non di un artista quale: poeta, scrittore, musicista. Il pittore riceveva commissioni su vari temi: eventi vari e celebrativi, soggetti sacri o ritratti. I committenti, solitamente, appartenevano ad un ceto sociale elevato ed erano: dignitari di chiesa, nobili e ricchi borghesi. Tra i tanti artisti erano i pochi  che emergevano dalla massa dei mestieranti più o meno capaci. Il ritratto era molto richiesto  ed iniziò a fiorire nell’età Rinascimentale, ma continuò ad affermarsi con successo fino all'ottocento. Nei primi anni del ’900 la maestria del pittore è sostituita dalle tecniche fotografiche che consentivano ritratti immediati, poco costosi e simili alla realtà. La macchina fotografica diventa uno strumento d’esperienza autonoma, usato da futuristi, dadaisti e surrealisti.

Falena - artista Pittore

Gli artisti convinti di trovarsi davanti ad una realtà, fatta di macchine, strutture dinamiche, li porta a servirsi della macchina fotografica in modo creativo. Il pittore si trasformò, ben presto, in fotografo o illustratore; spesso le foto erano poi ritoccate a mano. L’apparecchio fotografico diviene: uno strumento moderno per una realtà moderna. Il pittore iniziò a rivestire altre figure professionali quali: grafico, bozzettista, caricaturista, ed altri. Accanto alla figura del pittore, come mestiere, coesiste e spesso si fonde la figura del pittore come artista.

Bosco autunnale - artista Pittore

L’artista, pur rivestendo la figura di pittore, nell’opera che esegue, anche se su commissione, dipinge sull'ispirazione personale e nelle sue opere si nota il suo talento, perché per natura il pittore non può essere scisso dall’artista. Chi può contestare l’arte di Leonardo nella “Dama con l’ermellino”? Fu, eppure, una commissione  che l'artista ricevette dal duca Ludovico Sforza, in onore della sua amante: Cecilia Gallerani.

Il pittore, concludendo, è un artista che sa dipingere!

copia di Van gogh

Oggi le cose sono un po' cambiate, sia la pittura che il pittore hanno diverse sfumature. Ci sono numerosi pittori che producono opere di gran valore, ma affermare che un quadro costa è diverso dall’affermare che sia un quadro di valore. Molti artisti sono quotati e le loro produzioni sono costose, ma spesso, in realtà, l’autore in quelle opere ha posto solo la sua firma ed è il risultato dell’intuito dei suoi collaboratori. Un lavoro dovrebbe essere quotato non perché è firmato, ma perché ha una certa creatività. Alcuni pittori eseguono sempre gli stessi dipinti, riproducono quadri stereotipati; questi fanno parte di un’altra fetta del mercato con le relative gallerie d'arte ed aste. Molti pittori dipingono per professione e si limitano a produrre un oggetto di piacere, pertanto, sono solo degli artigiani. Altri pittori dipingono con tecniche appartenenti ai maestri dell’immediato passato, non più originali, ma imitative, senz’altro ripetute fino all’infinito e s’illudono di trovare l’arte lì dove non c’è, la loro natura artistica è  spesso esaltata ed approvata, per alcuni, dal critico del momento.

Arianna la Gatta artista Pittore.

Non voglio dilungarmi ed esaminare tutti i vari aspetti commerciali, voglio solo affermare che il “pittore” dovrebbe dipingere per piacere, perché si rilassa e trascorre un po’ di tempo in silenziosa solitudine!

Azzurra ritratto

Un pittore dovrebbe dipingere non meditando sul possibile guadagno, ma dovrebbe considerarlo parte di se stesso ed amarlo come una propria creatura. Alla vendita dell’opera dovrebbe rammaricarsi più per la sua perdita che gioire per il guadagno avuto. È vero che molti pittori devono pur vivere e, soprattutto, non possono tenere con se mille, duemila lavori prodotti nell’arco della vita. Venderli diventa una tappa obbligatoria, ma si spera che i “papà adottivi” gli diano il rispetto e l’attenzione dovuta.

A tutti, grazie per la dedicazione.
Vincenzo Iacobelli



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