Leonardo da Vinci

137infiniti: "Bottega d'arte pittorica" (arte, pittura, quadri, pittori, mostre)

Leonardo da Vinci, un uomo singolare, definito: “Genio universale”

Non fu soltanto un grande artista, ma anche scienziato, pittore, scultore, architetto, costruttore, musico ed inventore.

Biografia dell’artista

Ritratto di Leonardo da Vinci

Leonardo è nato il 15 aprile del 1452 a Vinci, presso Firenze, in Toscana. Si trasferisce a Firenze nel 1469, insieme a Botticelli, Perugino, Lorenzo di Credi e inizia a frequentare la bottega dello scultore Verrocchio, dove impara a: dipingere, modellare, scolpire e progettare. Nella bottega del Verrocchio, partecipa alla realizzazione del dipinto: il “Battesimo di Cristo” opera in cui Leonardo dipinge due angeli inginocchiati.  L’abilità del giovane artista è testimoniata anche dalla scultura verrocchiesca della “Donna delle belle mani”, dove Leonardo dimostra, subito, di essere un artista esperto superiore allo stesso maestro. Leonardo ottiene numerose commissioni, spesso procurategli dal padre (membro influente alla corte de’ Medici), che non sempre riesce a portare a termine, ad esempio: “Adorazione dei Magi” e “S. Girolamo”, opere rimaste incompiute. Nel 1482 si trasferisce a Milano presso la corte di Ludovico il Moro e in questo periodo,  oltre alla Vergine delle rocce, dipinge il Cenacolo per il refettorio del convento dei "Padri delle Grazie", le decorazioni di alcune sale del castello, la "Belle Ferronière" del Louvre, la Dama dell'ermellino di Cracovia e altre opere.
Nel periodo compreso tra il 1500 e il 1513, sotto la protezione di Giuliano de’ Medici, l’artista viaggia e si sposta frequentemente tra Venezia, Firenze, Milano e Roma. Nel 1517 riceve da Francesco I l’incarico di “primo pittore, architetto  e ingegnere” nel castello di Cloux, presso Amboise, sulla Loira. In Francia la sua attività artistica è molto scarsa; Leonardo porta a termine solo due cartoni: “S.Giovannino” e “S.Anna”. In occasione di questo viaggio l’artista, oltre ai suoi oggetti personali, porta con sé il dipinto che gli è principalmente caro, la Gioconda. La “Fine del mondo” è l’ultima creatività artistica di Leonardo; il 2 maggio 1519 muore.

arte e scienze in Leonardo

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Naturalmente  li omini boni desiderano sapere
(Leonardo da Vinci - Cod. Atl. 119 V a)
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leonardo vitruviano

Leonardo da Vinci è una figura tra le più importanti dell’epoca rinascimentale: pittore, scultore, architetto, ingegnere, scienziato e scrittore. Egli progetta macchine che volano, strumenti da guerra simili ai nostri sommergibili, carri armati e mitragliatrici. La sua brama di conoscenza e la sua genialità sono testimoniate dai numerosi manoscritti (presso l'Institut de France di Parigi), dal Codice Trivulziano, dal Codice Atlantico,  dai disegni leonardeschi della collezione reale di Windsor e da numerose raccolte pubbliche e private. Leonardo è un grande osservatore della natura; si serve del disegno per studiare il movimento dei corpi, la loro anatomia e per comprendere i fenomeni naturali. Questa analisi della realtà, in ambito pittorico, lo porta ad inventare lo sfumato (una tecnica che gli permette di passare gradualmente da un tono all’altro di colore) per rappresentare l’atmosfera che circonda le figure. Variando la tonalità dello sfumato, tra il punto più vicino e quello più lontano all’osservatore, l’artista sviluppa il procedimento prospettico (applicazione d’alcuni principi riguardanti la percezione del colore e della texture degli oggetti e dell’ambiente). Un colore è più vivace in primo piano e progressivamente più sfumato verso il fondo, questa variazione è percepita come effetto della distanza; la nitidezza è maggiore in primo piano e meno dettagliata in lontananza. La luce, nelle figure “leonardesche”,  riproduce le diverse condizioni atmosferiche, senza trascurare la resa delle emozioni, dei diversi stati d’animo dei soggetti figurati, come notiamo, per esempio, nel dipinto dell’Ultima cena. Nell’Annunciazione, nella Gioconda e nella Vergine delle rocce, il paesaggio più lontano perde definizione e nitidezza fino a dissolversi all’orizzonte per la presenza di una sempre maggiore quantità d’aria di colore azzurrino. Le montagne sullo sfondo sembrano avvolte da una leggera nebbiolina.
Secondo, Leonardo da Vinci, l’artista doveva scrutare la natura e rappresentarla confidando nella sua percezione visiva e nella sua esperienza. Egli si dedicò allo studio: delle rocce, delle nuvole, alle leggi che regolano il movimento delle onde e delle correnti, alla crescita degli alberi, agli effetti della luce e delle ombre sugli oggetti, allo studio e al disegno dell’anatomia umana, sezionò anche i cadaveri. Il disegno è lo strumento utilizzato da Leonardo nei suoi studi naturalistici. La sua curiosità non aveva limiti, egli fu: musico, urbanista, organizzatore di feste e spettacoli, per questo fu chiamato alla corte di Ludovico il Moro, ma la pittura, per l'artista, rimane la forma d’arte più importante. L’opera che segna il passaggio dal ‘400 al ‘500, è: “Il Cenacolo” (iniziata nel 1495), gli apostoli sono disposti dalla stessa parte del tavolo ed è raffigurato lo sgomento che pervade i presenti dopo l’annuncio dell’imminente tradimento. Leonardo, vuole con questo, mostrare  un doloroso momento d’umanità. La tecnica usata, in quest’opera, è diversa dall’affresco: un misto di tempera e d’olio, stesa sull’intonaco secco, così da poter correggere più volte il dipinto. Purtroppo, questo sperimento, non riesce a conservare, nel tempo,  il dipinto. Nonostante i continui restauri effettuati, nel corso dei secoli, l’umidità della parete ed i colori delicati hanno impedito l’assorbimento del colore dell’intonaco, ciò ha causato un progressivo distacco della pittura.  

 

OPERE DI LEONARDO

Leonardo era più interessato allo studio e alla ricerca che al compimento del progetto. Per questo motivo spesso abbandonava a metà i dipinti, dopo averne eseguito con gran precisione gli schizzi preparatori. Alcune sue opere, così, ci sono giunte incomplete, mentre molte altre si sono perdute o sono state distrutte. Le opere di Leonardo non sono tutte storicamente certe, alcune gli sono attribuite, altre sono state eseguite a più mani, ma le più conosciute sono le seguenti:

Leonardo da Vinci - Madonna con garofano

Madonna del garofano, (1470 – 1473). Olio su tavola, 62x47,5 cm. – Monaco, Alte Pinakothek.
Quest’opera attribuita a Leonardo, in tempi recenti, si basa su considerazioni tecniche e sulle affinità esistenti con le altre opere dell’autore come l’Annunciazione. Secondo alcune considerazioni si presume che sia stata iniziata dal Verrocchio e poi affidata ai giovani allievi, tra cui, probabilmente, Leonardo. In essa è raffigurata la Madonna riccamente abbigliata e con un garofano in mano. Il Bambino sembra attratto dal fiore ed è seduto sopra un cuscino posto sulla gamba destra della Vergine.

Leonardo da Vinci - Annunciazione

Annunciazione, (1472 - 1475). Olio su tavola, 104x217 cm. - Firenze, Galleria degli Uffizi.
Leonardo mantiene l’iconografia classica con l’Angelo annunciante a sinistra e la Vergine a destra, ma introduce la novità dell’ambientazione che porta in esterno, in un giardino fiorito che si apre su un paesaggio lontano dove, visto nel dettaglio, si riconosce una città portuale e sullo sfondo il massiccio roccioso delle alpi Apuane.

Leonardo da Vinci - Battesimo di Cristo

Battesimo di Cristo, (1473 – 1478). Olio e tempera su tavola 177x151 cm. – Firenze, Galleria degli Uffizi.
È un dipinto del Verrocchio. Leonardo dipinge (secondo i riferimenti di Giorgio Vasari) l'angelo che regge la tunica, in basso a sinistra. Tutte le parti eseguite ad olio appartengono a Leonardo: il volto dell'angelo di profilo e alcuni riccioli dell'altro angelo.

Leonardo da Vinci - Ritratto di Ginevra Bengi

Ritratto di Ginevra Benci, (14741476). Olio e tempera su tavola 38,8x36,7 cm. – Washington, National Gallery of art.
Quest’opera è stata dipinta in occasione delle nozze di Ginevra con Luigi di Benardo. La donna è ripresa contro un ginepro in controluce. L’artista ha sfumato il colore del volto con le dita, lasciando le sue impronte digitali sulla tavola.

Leonardo da Vinci - Madonna Benois

Madonna Benois, (14781482). Olio su tavola trasportato su tela 48x31 cm. - S.Pietroburgo, Museo dell'Hermitage.
Nel 1824, la tavola fu acquistata dal mercante Sapoznikov ad Astrakan e, più tardi, dalla famiglia Benois. La finestra, in alto a destra, era originariamente dipinta con un paesaggio poi ricoperto di bianco; l'aureola, forse, è stata aggiunta in un secondo tempo. Le due figure, della Madre e del Figlio, sono concatenate fra loro con quel piccolo fiore.

Leonardo da Vinci - San Gerolamo

San Gerolamo,(1480). Olio e tempera su tavola 103x75 cm. – Roma, Pinacoteca Vaticana.

Raffigura san Gerolamo inginocchiato che si percuote il petto.
Il pezzo raffigurante il volto del santo fu asportato e l’opera fu ricomposta al suo ritrovo. Si pensa che il pezzo, a forma quadrata, con il volto al centro sia stato utilizzato come base per uno sgabello.  
Leonardo da Vinci - Leonardo da Vinci - Adorazione dei magi

Adorazione dei Magi, (1481 - 1482). Olio su tavola 246x243 cm. – Firenze, Galleria degli Uffizi.
L’artista ricevette nel 1481 la commissione della tavola da parte dei monaci di S.Donato a Scopeto, ma non fu portata a termine e rimase, alla partenza di Leonardo per Milano, nella casa del suo amico: Amerigo Benci. In seguito fece parte della collezione della famiglia de' Medici  ed infine fu esposta alla Galleria degli Uffizi. La Madonna col Bambino, al centro, è circondata da una folla di personaggi fra cui i Magi. Sullo sfondo, in alto a destra, vi sono raffigurati cavalli impennati, simbolo della follia degli uomini che non hanno ancora ricevuto il messaggio cristiano, derivano dai disegni di Leonardo dei cavalieri contro il drago. Secondo alcuni esperti, il giovane, all'estrema destra del quadro, potrebbe essere un autoritratto giovanile di Leonardo.

Leonardo da Vinci - ParigiLeonardo da Vinci - Londra

La Vergine delle Rocce, (1483 -1486). (1483 -1486). Olio, 198x123 cm. – Parigi, Musée du Louvre.
La Madonna spinge san Giovanni Battista verso Gesù che lo benedice, mentre l’Angelo, alle spalle di Cristo, indica col dito san Giovanni. Il fantastico scenario roccioso, ripreso dagli studi di Leonardo su rocce, caverne e montagne, crea una vasta penombra che sfuma verso una luminosità lontana. Il senso dello spazio è reso in questo modo e non utilizza la prospettiva.
Di questo quadro esistono due versioni, la seconda delle quali è conservata a Londra.
Tra le due versioni, del Louvre e quello della National Gallery, vi sono delle differenze.

Leonardo da Vinci - Ritratto di musico

Ritratto di musico, (1486). Olio su tavola 43x31 cm. – Milano, Pinacoteca Ambrosiana.
L'uomo raffigurato dovrebbe essere Franchino Gaffurio, maestro di cappella del duomo di Milano, frequentatore della corte ducale e amico di Leonardo. Nel corso degli anni quest’opera è stata più volte ridipinta. Le parti realizzate velocemente, come il vestito, non dovrebbero essere state dipinte da Leonardo.

Leonardo da Vinci - La dama con l'ermellino

La dama con l’emerllino, (14881490). Olio su tavola 54,8x40,3 cm. – Cracovia, Czartoryski Muzeum.
È il ritratto di Cecilia Gallerani, una delle amanti del duca Ludovico Sforza, giacché Ludovico aveva come emblema araldico l'ermellino. La dama volge il capo come se stesse per rivolgersi a qualcuno che sta sopraggiungendo nella stanza. Da alcuni esami, fatti sull’opera, è emerso che dietro la spalla sinistra della dama era anticamente dipinta una finestra.

Leonardo da Vinci - La Belle Ferronnière

Ritratto di dama “La Belle Ferronnière, (14901495). Olio su tavola 63x 45 cm. – Parigi,
Musée du Louvre.
Il titolo dell’opera: "La Belle Ferronnière" ("la bella moglie di un mercante di ferramenta") fu il risultato di un equivoco che si generò nel corso del Settecento, inventariandola si confuse con un altro ritratto di dama. Della dama raffigurata ancora non se ne conosce il nome, potrebbe trattarsi di: Cecilia Gallerani, Elisabetta Gonzaga o Lucrezia Crivelli.

Leonardo da Vinci - Il Cenacolo

Il Cenacolo, (1495 – 1497). Tempera e olio su intonaco 460x880 cm. - Milano, Refettorio di Santa Maria delle Grazie.
Quest’opera fu commissionata all’artista da Ludovico il Moro, signore di Milano, per il refettorio del convento domenicano annesso alla chiesa di Santa Maria delle Grazie.
L’opera occupa la parete di fondo del Refettorio e ne prosegue prospetticamente lo spazio. La composizione è simmetrica e trova il suo centro nella figura piramidale del Cristo, ai cui lati gruppi di figure si muovono in direzioni contrastanti. La luce proviene da sinistra ed illumina in modo particolare la parte destra del dipinto, ma si crea anche un effetto di controluce che pone in evidenza il volto del Cristo, raffigurato nella sua dimensione più umana, senza aureola. Leonardo rappresenta l’Ultima Cena soffermandosi sul momento nel quale Gesù annuncia agli apostoli che sarà tradito da uno di loro e ritrae la reazione emotiva e a tratti scomposta degli apostoli. Le loro espressioni emotive sono rese con le espressioni dei volti e con le pose dei corpi e delle mani. Il gesto composto di Cristo contrasta con quelli turbati degli apostoli.

Sala dell’Asse - Castello Sforzesco, (1497 – 1499). Pennello su intonaco - Milano, Castello Sforzesco.
Il soffitto dipinto da Leonardo raffigura una grande allegoria dei "Vinci". E' probabile che Leonardo si sia avvalso di aiutanti e discepoli per completare l'opera.

Leonardo da Vinci - Isabelle d'Este

Isabella d'Este, (1499 – 1500). Gessetto e sanguigna su carta 63x46 cm. - Parigi, Musée du Louvre.
Leonardo, a Mantova, ricevette la commissione per un dipinto in onore d’Isabella d'Este, ma il quadro non fu mai realizzato. L’artista ha eseguito solo il disegno preparatorio

Leonardo da Vinci - Madonna dei fusi

Madonna dei fusi, (1501). Olio su tavola 48,3x36,9 cm. - collezione Buccleuch.
Se ne conoscono tre versioni; questa, che si trova a New York in una collezione privata, è quella attribuita a Leonardo. Alcuni sostengono che in questo quadro siano stati numerosi gli interventi degli allievi di Leonardo.

Leonardo da Vinci - Sant'Anna, la Vergine, il Bambino e San Giovannino

Sant’Anna, la Vergine, il Bambino e San Giovannino, (1508 – 1510). Cartone 141,5x104 cm. – Londra, National Gallery.
Il disegno assume grande importanza, nel rinascimento, sia come mezzo autonomo di raffigurazione e di espressione, sia come momento preparatorio al dipinto.
I disegni di Leonardo sono sempre approfonditi, esaurienti, espressivi e ricchi di ricerca, anche quando, come in questo caso, sono solo studi preparatori. 
Il gesto di sant’Anna, con l’indice puntato al cielo, sembra presagire la passione di Cristo, simboleggiata da san Giovannino.

Leonardo da Vinci - La Gioconda

La Gioconda, (1503 – 1504). Olio su tavola 77x53 cm. – Parigi, Musée du Louvre.
La donna è misteriosa, ambigua, sfuggente per il modo con cui Leonardo ha lasciato indefinite alcune parti del volto (la bocca, gli occhi), immergendole in una morbida penombra. Il famoso, ineffabile sorriso è un espediente per dare vitalità e mobilità psicologica al viso. Alle spalle della figura seduta si apre un immenso paesaggio, reso con la prospettiva aerea. L'identità della donna non è certa. Forse è stata ritratta, Monna Lisa Gherardini, una donna proveniente dalla piccola nobiltà rurale vissuta tra la fine del '400 e l'inizio del '500, seconda moglie di Francesco Bartolomeo del Giocondo (da cui il nome di "Gioconda"). Alcuni sostengono, invece, che si tratti di un autoritratto in cui Leonardo si è raffigurato in versione femminile.

Leonardo da Vinci - La Vergine sant'Anna e il Bambino con l'agnello

La Vergine, sant’Anna e il Bambino con l’agnello, (1510). Olio su tavola 168x112 cm. – Parigi, Musée du Louvre.
Nel dipinto la composizione piramidale raggiunge un momento conclusivo poiché assume una nuova dinamicità nel susseguirsi di sguardi e gesti diagonali fra i tre personaggi. Leonardo, tuttavia, modifica alcuni elementi del disegno, come la posizione della Vergine, che si piega verso Gesù. Il paesaggio sullo sfondo è avvolto da una nebbiolina che dà l’idea della lontananza atmosferica. La scena sembra molto naturale, ma si coglie immediatamente la presenza di una complessità di significati intellettuali, che è resa ancor più evidente dalle misteriose espressioni delle figure. L’agnello è tradizionalmente simbolo della passione di Cristo e molti hanno visto nel gesto della Madonna un tentativo di allontanare il figlio dal suo destino.

Leonardo da Vinci - San Giovanni - Bacco

Bacco - San Giovanni, (1510 – 1517). Olio su tavola 177x115 cm. – Parigi, Musée du Louvre.
Il dipinto rappresentava, originariamente,  un san Giovanni Battista nel deserto. Tra il 1683 e il 1695 sono stati aggiunti degli attributi di Bacco (la corona di pampini, la pelle di pantera e il grappolo d'uva).

Leonardo da Vinci - San Giovanni Battista

San Giovanni Battista, (1510 – 1517). Olio su tavola 69x57 cm. – Parigi, Musée du Louvre.
La figura è avvolta in una morbida ombra. La posizione del capo, il braccio sollevato con l'indice puntato verso l'alto, la rotazione del busto, la capigliatura fluente: è l'ambigua sensualità tipica delle opere di Leonardo.

 

Vuoi ammirare i dipinti di Leonardo?

Musei e gallerie:

  • Autoritratto (s’immagina che raffiguri se stesso) (1512) Londra - National Gallery.
  • Adorazione dei Magi (1481-1482). Firenze – Galleria degli Uffizi.
  • Annunciazione (1472 – 1475). Firenze - Galleria degli Uffizi.
  • Annunciazione (1478). Parigi – Musée du Louvre.
  • Battesimo di Cristo (1473 – 1478). Firenze – Galleria degli Uffizi.
  • Dama con l'ermellino (1488 – 1490). Cracovia- Czartoryski Muzeum. 
  • Decorazioni del soffitto della Sala dell’Asse (1497 - 1499). Milano - Castello Sforzesco.
  • La Gioconda (1503-1504). Parigi - Musée du Louvre.
  • La Vergine delle rocce (1483 – 1486). Parigi - Musée du Louvre.
  • La Vergine delle rocce (1503 – 1506). Londra - National Gallery.
  • Madonna Benois (1478 - 1482). San Pietroburgo - Ermitage.
  • Madonna del garofano (1470 - 1473). Monaco - Alte Pinakothek.
  • Madonna Litta (1490-91). San Pietroburgo – Ermitage.
  • Ritratto di donna - La Belle Ferronnière (1490-1495). Parigi - Musée du Louvre.
  • Ritratto di Ginevra Benci (1474 – 1476). Washington - National Gallery of art.
  • Ritratto di musico - Josquin des Prez o Franchino Gaffurio (1486). Milano - Pinacoteca Ambrosiana.
  • Sant’Anna, con la Vergine, il Bambino e San Giovannino (1508 - 1510). Londra - National Gallery.
  • Sant’Anna, la Madonna e il Bambino (1510). Parigi - Musée du Louvre.
  • San Gerolamo (1480). Città del Vaticano – Pinacoteca.
  • San Giovanni Battista (1510 – 1517). Parigi - Musée du Louvre.
  • Testa di fanciulla o “La scapigliata” (1490). Parma – Galleria Nazionale.
  • Ultima Cena (1495 – 1497). Milano -  Chiesa di Santa Maria delle Grazie.


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