Rubrica d'arte

Scuole d'arte

 
flauto traverso aperto

"Scuole d'arte "

Negli ultimi interventi del forum si è accesa  una disputa sul valore delle scuole d’arte e di quanto sia necessaria una base scolastica per l’avvio dell’attività pittorica. Non posso permettermi di giudicare il lavoro di tante persone che impiegano il loro tempo per l’insegnamento, ma vorrei fare delle considerazioni e precisazioni sull’argomento  e su quanto la mia esperienza personale e di tanti altri mi porti a pensare. Indubbiamente il campo artistico e pittorico è talmente vasto sia a livello teorico quanto pratico che non credo possano bastare pochi anni di studio per arrivare ad una qualità sufficiente, mi sento d’affermare che l’arte in genere e la pittura in particolare è un qualcosa che inizia ma no si può mai dire finito.
Parlando tempo fa delle botteghe d’arte pittorica che ritengo i precursori delle scuole d’arte, tanto  è vero che poi, nel tempo hanno trovato le caratteristiche delle scuole, ho affermato che le stesse botteghe avevano dei limiti strutturali e funzionali come credo anche le scuole l’abbiano, però se le botteghe erano dei luoghi nati per i maestri e per la loro espansione lo stesso non si può dire delle scuole che esistono in funzione dell’educazione.
Non sto parlando di scuola d’arte come luogo di formazione culturale e come struttura che ha come fine ultimo quello di dare le basi per le professioni future intese proprio come professionalità, in questo caso il loro valore è indiscutibile, sto parlando di scuole d’arte per la formazione di talenti pittorici e poiché parlo di talento, che ritengo un dono, credo che la struttura propriamente scolastica poco s’adatti ad una figura che ha insita in se le caratteristiche di libertà d’espressione e di pensiero.
Certamente il talento da solo non basta e la conoscenza della tecnica pittorica che farà dei talenti, gli artisti e poiché si suppone che la tecnica possa essere insegnata nella scuola penserei ad una scuola non tradizionale , una scuola strutturata e funzionale a tal punto da mettere al centro il talento e su questo procedere all’educazione. Sinceramente una scuola così, al momento, non credo ci sia ma ritengo possa essere l’unica scuola in cui l’insegnamento possa essere adeguato al talento. Credo che la mia considerazione dell’artista pittore sia troppo alta e m’impedisce d’identificare un luogo in cui la sua formazione sia adeguata e rispetti la libertà delle sue scelte pittoriche. E’ anche vero che la scuola da una base e poi su quella si deve lavorare certo è che molti artisti sono autodidatti ed il loro valore non è minore agli artisti formatesi nelle scuole d’arte, anzi credo che l’artista autodidatta sia meno contaminato rispetto all’artista che ha avuto la sua formazione nella scuola tradizionale. Io penso ed è semplicemente il mio giudizio che la scuola d’arte sia essenziale come formazione culturale, per il disegno, per la conoscenza delle tecniche ma, allo stato attuale, non la ritengo essenziale e sufficiente per una formazione completa delle persone che dedicano la maggior parte della loro vita alla pittura e all’arte in genere. La formazione artistica è data da innumerevoli fattori e componenti che messi insieme permettono al pittore artista d’evolvere istintivamente e di ricercare nel tempo qualcosa che caratterizzerà la sua arte. Mi sento d’affermare che ritengo le scuole d’arte importanti per le conoscenze che danno a livello teorico e pratico ma non sufficienti per il proseguimento di una materia così complessa come l’arte pittorica. Ritengo, inoltre, che i metodi di studio  molte volte intervengono negativamente offuscando la vera libertà di coloro che operano nel campo e non vorrei sembrare presuntuosa affermando che un metodo di studio per l’arte in genere debba essere individualizzato e non massificato per permettere la crescita individuale di quanti nel tempo saranno i futuri artisti. Se diamo uno sguardo al passato troviamo questa lezione e poiché il passato ci ha dato innumerevoli artisti formatesi tutti individualmente non vedo perché il futuro non possa darci una scuola estremamente funzionale, una scuola che metti al centro l’uomo artista e pianifichi un metodo di studio indirizzato e finalizzato alla sua maturazione. Certo chi leggerà potrà pensare che sia una tesi molto azzardata però se ci si sofferma sono sicura si comprenderà il senso di ciò che intendo dire e di quanto sia grande la considerazione di un patrimonio umano e di una “ professione” molte volte lasciata al caso, penalizzata dalla mancanza di strutture e dalla mancanza di strumenti adeguati e parlo non solo dei giovani che è giusto che abbiano gli strumenti necessari ma anche di quanti s’avvicinano alla pittura senza essere supportati da adeguate conoscenze.

 



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