Cerco lavoro come pittore a olio

Cerco lavoro

Lavorare nel mondo della pittura

Introduzione

Oggi giorno, ottenere un lavoro si presenta come una sfida sempre più ardua, rappresentando un vero e proprio problema per molti giovani. Questa situazione si estende a tutte le fasce d'età, poiché sempre più individui si trovano ad affrontare difficoltà nell'inserirsi nel mercato del lavoro e non riescono a individuare una via di fuga. Un esempio significativo si riscontra in Italia, dove nel 2013 il tasso di disoccupazione ha superato il 12%. Ancora più allarmante è stato il dato riguardante la disoccupazione giovanile, che nel maggio dello stesso anno si è attestata al 39,1%, secondo le fonti fornite dall'ISTAT. Sono cifre che suscitano sgomento e indicano chiaramente un diffuso stato di malessere e confusione nel percorso di raggiungimento degli obiettivi di vita.

In un contesto sociale tanto drammatico, è doveroso cercare soluzioni per coloro che amano l'arte della pittura e desiderano intraprendere una carriera professionale in questo campo. Tuttavia, va sottolineato che mi riferisco esclusivamente a persone determinate e serie, che non intendono semplicemente svagarsi nel mondo della pittura, ma che sono pronte ad affrontare questa sfida con impegno e dedizione.

 

Il pittore nel passato
Bottega d'arte

Fin dai tempi antichi, sono emerse botteghe di artigiani produttori d'arte, ognuna con la propria struttura e caratteristiche distintive. In queste botteghe, venivano tramandati tutti i segreti e i trucchi del mestiere che richiedevano una certa manualità ed esperienza. Le botteghe d'arte erano organizzate gerarchicamente, con un Maestro della bottega come figura centrale, che fungeva da proprietario del negozio. A lui facevano seguito altri maestri, talvolta di livello leggermente inferiore o addirittura superiori al Maestro, e un gruppo di giovani apprendisti che iniziavano il loro percorso dalle mansioni più umili.

Tuttavia, se approfondiamo la gestione delle botteghe, possiamo notare che questi luoghi, originariamente pensati come centri di apprendimento artigianale, potevano trasformarsi in ambienti di sfruttamento. È importante sottolineare che dobbiamo contestualizzare questa realtà nelle epoche storiche in cui si svilupparono, periodi in cui la miseria non solo materiale, ma anche mentale, generava conseguenze evidenti. Solo pochi individui erano in grado di gettare le basi per emergere dalle difficoltà.

Le botteghe di pittura artistica, storicamente risalenti al Medioevo, erano strutturate in modo piramidale. Il Maestro produceva le sue opere d'arte e insegnava agli allievi, mentre gli assistenti svolgevano compiti di supporto, sia nell'esecuzione delle opere che nella preparazione dei materiali, come colori, pennelli e supporti (vale la pena ricordare che in passato questi materiali non erano acquistabili già pronti nei negozi, ma venivano preparati direttamente in bottega). Inoltre, c'erano coloro che si occupavano della pulizia degli ambienti di lavoro. Le botteghe si svilupparono inizialmente nelle città mercantili e marittime come Firenze, Siena e Venezia. Queste città, caratterizzate da una solida struttura sociale commerciale, favorivano e regolamentavano la produzione artistica, garantendo anche la vendita dei prodotti.

Dopo la loro nascita, le botteghe furono soggette a regolamenti legali allo scopo di proteggere la produzione interna da quella importata e prevenire l'imitazione delle opere o delle varie tecniche utilizzate. Nel Rinascimento, l'epoca di maggior splendore per le botteghe d'arte, si assistette a una valorizzazione della professione, in cui la fama del maestro garantiva il successo dell'opera d'arte. È importante sottolineare che durante il Rinascimento le botteghe d'arte svolsero un ruolo didattico fondamentale nella formazione di talenti artistici. Tuttavia, va detto che spesso il lavoro svolto all'interno delle botteghe era il risultato del contributo degli allievi e degli assistenti

 

Lavorare con la pittura oggi
natura morta di Paolo Tagliaferri

La domanda se sia possibile lavorare con la pittura e guadagnarsi da vivere, in particolare attraverso la pittura ad olio, è senz'altro complessa. Soprattutto in un periodo di crisi come quello attuale, in cui si percepisce un'aria di decadenza economica in tutti i settori. Tuttavia, la realtà ci dimostra che, nonostante le difficoltà, esistono persone che riescono a vivere di pittura. Il nostro obiettivo, quindi, è perseguire la realizzazione di un progetto nel campo della pittura ad olio e del disegno artistico che possa garantirci un sostentamento economico adeguato.

In passato, circa 40 anni fa, molti pittori dipingevano e riuscivano a sostenersi grazie alle vendite dei loro dipinti. Esistevano, infatti, i cosiddetti quadri commerciali, di diverse tipologie e prezzi, che i pittori esperti erano in grado di produrre e commercializzare con successo. Nel corso del tempo, però, questa attività è andata perdendosi e solo alcuni pittori anziani continuano a lavorare in questo settore, ma con scarsi guadagni. Sembrerebbe che tutto sia ormai chiuso, che tutto sia diventato impossibile. Tuttavia, secondo la mia personale opinione, c'è ancora una speranza.

Credo fermamente che la pittura, in termini di opportunità economiche, abbia ancora alcune possibilità. Queste si rivelano attraverso la ritrattistica, l'iperrealismo e il modernariato. Pertanto, definiamo meglio il nostro obiettivo: vogliamo acquisire le competenze di un pittore professionista in grado di produrre ritratti e dipinti iperrealistici, e che sia in grado di trasmettere la propria professionalità ad altri. In pratica, miriamo a diventare maestri d'arte capaci non solo di creare opere d'arte, ma anche di insegnare queste abilità ad altri.

L'idea è quella di diventare un punto di riferimento nel campo della pittura ad olio e del disegno artistico, in grado di generare reddito sia attraverso la creazione di opere personali di alta qualità, sia tramite l'insegnamento delle tecniche e delle competenze artistiche acquisite. L'obiettivo finale è diventare un maestro d'arte completo, in grado di coltivare il proprio talento e di trasmetterlo ad altri aspiranti artisti.



Cipolle

Tazzine da caffe

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