Guida completa agli oli per la pittura a olio

Scopri le caratteristiche e l'uso ideale di ogni tipo d'olio

Vincenzo Iacobelli è un artista pittore,
dipinge a olio su tela

 

La pittura a olio è una delle tecniche artistiche più antiche e affascinanti, amata per la sua capacità di creare colori ricchi, texture morbide e dettagli incredibili. Alla base di questa tecnica ci sono gli oli, medium essenziali che, mescolati con i pigmenti, danno vita ai colori ad olio. Gli oli non solo migliorano la consistenza e la brillantezza dei colori, ma influenzano anche il processo di asciugatura, la durata dell’opera e l'effetto finale sulla tela.

Esistono diversi tipi di oli, ognuno con caratteristiche specifiche che lo rendono adatto a determinate esigenze artistiche. Alcuni asciugano più velocemente, altri sono perfetti per preservare la brillantezza dei colori chiari, mentre altri ancora sono ideali per stratificazioni complesse. La scelta del giusto olio dipende dallo stile dell’artista, dal tipo di opera e dagli effetti desiderati.

In questa guida esploreremo i principali oli utilizzati nella pittura a olio, analizzando le loro proprietà, i vantaggi e gli svantaggi, per aiutarti a scegliere quello più adatto alle tue necessità. Conoscere gli oli è il primo passo per padroneggiare questa tecnica straordinaria e ottenere risultati duraturi e professionali.

olio di lino

1. Olio di Lino

  • Descrizione:
    L’olio di lino è il più utilizzato e versatile tra gli oli per la pittura a olio. Estratto dai semi di lino, questo olio è apprezzato per la sua capacità di aumentare la trasparenza e la brillantezza dei colori. Grazie alla sua struttura molecolare, asciuga formando una pellicola resistente, ideale per dipinti destinati a durare nel tempo. Tuttavia, la sua tendenza a ingiallire lo rende meno adatto per tonalità chiare o per opere esposte a poca luce naturale. Può essere usato sia puro che mescolato con altri medium. Disponibile in diverse varianti (ad esempio, olio di lino cotto o polimerizzato), ognuna delle quali influisce sui tempi di asciugatura.
  • Consigli d’uso: Ideale per strati inferiori e per creare una base resistente. Perfetto per colori scuri o caldi come rossi e marroni.

Esistono due tipi di oli di lino:

  • Estratto di semi di lino raffinato: Olio leggero e fluido, asciuga moderatamente veloce, ma può ingiallire leggermente nel tempo. Perfetto per strati inferiori e per miscelare i colori.
  • Olio di lino polimerizzato (stand oil): Olio denso e viscoso, asciuga lentamente formando una superficie liscia e brillante. Ideale per velature e strati superiori grazie alla sua resistenza e minore tendenza a ingiallire.

olio di noce

2. Olio di Noce

  • Descrizione dettagliata:
    L’olio di noce è meno conosciuto ma molto apprezzato per la sua purezza e il suo colore chiaro. Utilizzato dai maestri rinascimentali, è particolarmente indicato per chi desidera preservare la brillantezza e la purezza dei toni chiari. A differenza dell’olio di lino, non ingiallisce nel tempo, rendendolo ideale per dipinti che necessitano di una luminosità duratura. Tuttavia, la sua delicatezza lo rende meno indicato per strati inferiori, poiché potrebbe essere meno resistente agli stress fisici e ambientali.
  • Consigli d’uso: Utilizzalo per colori chiari o pastello e per ottenere sfumature morbide e trasparenti. Ottimo per lavori di dettaglio o per strati superiori.

olio di papavero

3. Olio di Papavero

  • Descrizione dettagliata:
    L’olio di papavero, estratto dai semi di papavero, è uno degli oli più chiari e trasparenti disponibili. La sua principale qualità è l’assenza di ingiallimento, che lo rende la scelta preferita per colori delicati come i bianchi, i blu e i verdi chiari. Rispetto all’olio di lino, è meno viscoso e conferisce alla pittura una texture liscia e setosa. Tuttavia, asciuga molto lentamente, il che potrebbe rallentare il processo creativo per chi lavora su grandi opere o con strati multipli.
  • Consigli d’uso: Perfetto per strati finali e colori chiari, soprattutto in dipinti con dettagli intricati. Evita di usarlo come base, poiché la sua delicatezza potrebbe compromettere la stabilità dell’opera.

Olio di cartamo

4. Olio di Cartamo

  • Descrizione dettagliata:
    Estratto dai semi di cartamo, questo olio è molto simile all’olio di papavero in termini di trasparenza e resistenza all’ingiallimento. È particolarmente apprezzato per la sua consistenza leggera e per il fatto che asciuga un po' più rapidamente rispetto all’olio di papavero. È una scelta popolare per dipinti moderni o per artisti che lavorano con colori chiari e luminosi. Nonostante ciò, la sua resistenza è leggermente inferiore rispetto all’olio di lino, il che lo rende più adatto per gli strati superiori.
  • Consigli d’uso: Ideale per lavori che richiedono colori vivaci e per strati finali leggeri. Evitalo per strati base o per lavori pesanti.

Olio di girasole

5. Olio di Girasole

  • Descrizione dettagliata:
    L’olio di girasole è un’alternativa economica e versatile. Ha proprietà simili all’olio di cartamo, ma è meno durevole. Non ingiallisce facilmente ed è adatto a lavori che richiedono tonalità luminose o effetti di trasparenza. La sua asciugatura lenta può rappresentare un vantaggio per chi desidera lavorare su dettagli o modificare i colori durante il processo creativo. Tuttavia, a causa della sua scarsa resistenza, non è consigliato per opere di lunga durata o per strati inferiori.
  • Consigli d’uso: Ideale per bozzetti, dipinti temporanei o strati sottili. Ottimo per artisti principianti che vogliono sperimentare con i colori ad olio.




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